Ultimo aggiornamento il 7 Giugno 2018 by Giulio Bigliardi

1 – 3D Virtual Museum

Ho già parlato recentemente di quanto stiamo facendo per il nostro patrimonio nazionale – e di quello che faremo nei prossimi mesi – con il nostro 3D Virtual Museum, che con i suoi 95 modelli 3D da vedere a da scaricare è al momento il principale portale nazionale. Le oltre 20.000 visualizzazioni e 3.000 download nei primi 9 mesi di vita dimostrano il grande interesse che sta nascendo attorno a questo genere di strumenti.

Esistono altre esperienze analoghe molto interessanti. Restando in Italia, oltre a 3D Virtual Museum, sono al momento online:

2 – Museo di Arte Orientale di Torino

Il Museo di Arte Orientale di Torino ha deciso di affidarsi alla piattaforma Google Art Project, rendendo disponibili online 22 modelli 3D. La piattaforma è di indubbio valore e può garantire al Museo un enorme ritorno immediato in termini di notorietà e di pubblico potenziale. Peccato che dal punto di vista dell’esperienza utente ci siano grossi limiti, poiché nessuno dei modelli è al momento scaricabile e non è possibile visualizzarli da smartphone.

MAO Italy 3D

3 – ARIADNE

ARIADNE Visual Media Service è un repository di modelli 3D, piuttosto che un Museo online, e al momento conta 56 modelli. E’ sviluppato e gestito dal Visual Computing Lab del ISTI – CNR di Pisa e una delle particolarità è che il sistema di visualizzazione è basato su 3DHOP, un pacchetto di tool e template sviluppato sempre da loro e rilasciato con licenza GPL per poter essere installato su qualsiasi server e creare gallerie 3D personalizzate. Altra caratteristica importante di ARIADNE è la possibilità per chiunque di caricare e condividere i propri modelli 3D. Il limite è forse una grafica un po’ scarna, senza la possibilità di visualizzare le anteprime dei modelli 3D e senza opzioni di condivisione dei modelli sui social.

I progetti di questo tipo in Italia al momento sono veramente pochissimi, perché ci si scontra con una legislazione molto restrittiva ed è molto complesso ottenere i permessi per realizzare rilievi delle opere – è molto complesso anche solo fare semplici fotografie – e per divulgare online prodotti multimediali, come modelli 3D foto e video.

All’estero, iniziative di questo tipo sono più numerose.

4 – Smithsonian Museum

Lo Smithsonian Museum è stato il primo Museo a proporre una iniziativa di questo tipo. Ha online 30 modelli, tutti scaricabili in formato STL. L’aspetto più interessante è il sistema di visualizzazione dei modelli 3D sviluppato da Autodesk: oltre alla navigazione tridimensionale tradizionale è possibile attivare una modalità di tour guidato particolarmente elaborata e di grande effetto, che descrive l’oggetto e la sua storia nel dettaglio con contenuti testuali e fotografie.

smithsonian museum 3d

5 – British Museum

Il British Museum ha un account su sketchfab dove al momento ha caricato 24 modelli 3D. Gli aspetti più interessanti sono due: la possibilità di scaricare il file 3D a colori (OBJ con texture) con licenza Creative Commons BY-NC e la possibilità di ordinare una replica in stampa 3D attraverso il portale 3D Hubs. Soprattutto quest’ultima possibilità è meravigliosa: con un click è possibile ordinare e farsi spedire a casa la replica dell’oggetto che si preferisce. Il British entra nel merchandising 2.0 e quello che al momento sembra una trovata un po’ casuale potrebbe trasformarsi ben presto in una nuova forma di business.

6 – African Fossils

African Fossils, è un progetto internazionale molto interessante, si tratta di una galleria di modelli 3D di fossili africani. Il team è molto attivo e pubblicano modelli settimanalmente (al momento sono 125). Di ogni modello è possibile scaricare a scopo non commerciale il file STL e i tracciati per laser cutter. Interessante il sistema di ricerca particolarmente avanzato, basato su categorie e cronologia. Per la visualizzazione 3D si appoggiano a sketchfab, e per ogni modello è disponibile una scheda molto dettagliata. Infine, è presente un’area forum con i commenti degli utenti e una sezione in cui mostrano i modelli 3D di alcuni dei siti archeologici da cui provengono i fossili.

Schermata 2015-07-02 alle 22.57.03

7 – Metropolitan Museum of New York

Il Metropolitan Museum of New York ha un account su Thingiverse dove ha caricato 75 modelli 3D, tutti scaricabili in formato STL con una licenza CC BY-NC. Non si tratta di un vero e proprio museo 3D, ma di una raccolta di file STL stampabili; il sistema di visualizzazione 3D del portale non è infatti particolarmente elaborato e consente una navigazione 3D solo del file STL, quindi non a colori. Inoltre, le scansioni non sono tutte di altissimo livello e in certi casi sono state realizzate con scanner di bassissima qualità.

(Su Thingiverse si trovano anche l’Art Institute of Chicago con 34 modelli, il Brooklyn Museum con 7 modelli e l’Asian Art Museum con 10 modelli)

8 – Museo di Archeologia della Catalunia-Barcellona

Il Museo di Archeologia della Catalunia-Barcellona ha pubblicato su sketchfab 53 modelli, al momento solo visualizzabili e non scaricabili. Il progetto è molto recente, speriamo quindi in futuri sviluppi.

Schermata 2015-07-03 alle 19.34.37

9 – Petrie Museum

Il Petrie Museum ha online 28 modelli 3D in una galleria realizzata dall’UCL. I modelli hanno schede descrittive approfondite e sono visualizzabili anche da smartphone. Il progetto è nato nel 2009, ma non sembra più essere particolarmente attivo nell’implementazione di nuovi modelli.

In conclusione…

Siamo solo agli inizi, tanto c’è ancora da fare, ma la strada è segnata. La speranza è che iniziative di questo tipo si moltiplichino nei prossimi anni e che queste piattaforme non si accontentino delle poche decine di modelli 3D che hanno pubblicato, ma diano vita a progetti articolati per implementare il maggior numero possibile di opere 3D. Crediamo che l’obiettivo di ciascun Museo sia quello di mettere online le proprie intere collezioni, e in tal senso iniziative di crowdsourcing come quelle che abbiamo sperimentato anche recentemente potrebbero essere di grande aiuto per coinvolgere le comunità di riferimento di ciascun Museo nella attività di tutela e valorizzazione.