Il progetto
Abbiamo realizzato due riproduzioni in stampa 3D di due ritratti di Augusto e di Livia, che sono stati inseriti all’interno del percorso espositivo della mostra multimediale “Germanico Cesare… a un passo dall’impero”, visitabile presso il Museo Archeologico di Amelia dal 10 ottobre 2019 al 31 gennaio 2020.
Amelia ospita l’unica statua bronzea di Germanico giunta sino a noi e, a 2000 anni dalla sua morte, con con questa mostra vuole portare all’attenzione del pubblico i diversi aspetti della vita del condottiero: i suoi successi, la vita familiare e, infine, la morte.
La mostra è stata realizzata su progetto di Marcello Barbanera e organizzata dal Comune di Amelia, dal Comitato Nazionale per le celebrazioni della morte di Germanico Cesare e dalla Regione Umbria, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, con il sostegno e il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni. Il progetto multimediale è stato realizzato da Progetto Katatexilux; la mostra è prodotta da Sistema Museo.
![copertina-post-small-358 | 3D ArcheoLab](https://i0.wp.com/www.3d-archeolab.it/wp-content/uploads/2019/10/copertina-post-small-358.jpg?resize=1200%2C675&ssl=1)
La stampa 3D
I due ritratti sono stati stampati in un unico pezzo (basamenti a parte) con una stampante 3D a filamento (FFF – Fused Filament Fabrication).
La stampa 3D a filamento permette di produrre fisicamente oggetti anche di grandi dimensioni in tempi relativamente brevi, con un ottimo dettaglio e – soprattutto – a costi contenuti rispetto ad altre tecnologie di stampa 3D, come quella a resina o a polvere, e rispetto ad altre tecnologie di fabbricazione, come la fresatura.
![Augusto-Amelia-3D-01 | 3D ArcheoLab](https://i0.wp.com/www.3d-archeolab.it/wp-content/uploads/2019/10/Augusto-Amelia-3D-01.jpg?resize=900%2C1200&ssl=1)
Post-lavorazione
Le stampa 3D sono state levigate a mano per togliere qualsiasi difetto, in particolare per togliere il tipico – e fastidioso – effetto layers. Poiché si tratta di oggetti che vengono stampati a strati, cioè le stampanti 3D depositano strati orizzontali di materiale sovrapposti, al termine della stampa sulla superficie dell’oggetto i layer risultano spesso visibili (poco o tanto a seconda della tecnologia che si usa).
Per ottenere una superficie liscia e regolare, sia visivamente che al tatto, è indispensabile levigare in modo preciso e molto accurato l’intera superficie.
Al termine della fase di levigatura, le riproduzioni sono state verniciate di colore bianco opaco e rivestite con una vernice protettiva trasparente, in grado di proteggerle dai graffi, dai raggi UV e dall’umidità.
![Augusto-Livia-Amelia-16 | 3D ArcheoLab](https://i0.wp.com/www.3d-archeolab.it/wp-content/uploads/2019/10/Augusto-Livia-Amelia-16-e1572429375165.jpg?resize=1200%2C800&ssl=1)
![Augusto-Livia-Amelia-17 | 3D ArcheoLab](https://i0.wp.com/www.3d-archeolab.it/wp-content/uploads/2019/10/Augusto-Livia-Amelia-17.jpg?resize=1200%2C800&ssl=1)