Il progetto

Per il Museo del Palatino di Roma abbiamo riprodotto alcuni reperti archeologici, in occasione dell’ampliamento del percorso tattile del Parco Archeologico del Colosseo. Il percorso comprende numerosi pannelli distribuiti in tutto il Parco e all’interno del Museo Palatino, pensati per raccontare i luoghi del Foro, del Palatino e del Colosseo con piante, ricostruzioni 3D e testi brevi nelle lingue italiano e inglese e nell’alfabeto braille.

Abbiamo realizzato le riproduzioni di un ritratto di Nerone in marmo, di un’antefissa a testa femminile in terracotta e di una porzione di una lastra campana in terracotta con il volto di Medusa (per lo stesso Museo avevamo già realizzato le riproduzioni di quattro lastre terracotta in occasione di una mostra).

Le riproduzioni erano destinate a visite tattili per persone cieche o ipovedenti e ad attività con i bambini. Per questo motivo, l’obiettivo principale era di ottenere repliche realistiche non solo alla vista, ma anche al tatto, in modo tale che la superficie dell’oggetto restituisse le stesse sensazioni del materiale originale.

La scansione 3D

I reperti originali sono stati rilevati in 3D con uno scanner a luce strutturata, un sistema di rilievo non a contatto che permette di ottenere modelli 3D ad altissima risoluzione, adatti per la successiva riproduzione in stampa 3D.

Quando l’obiettivo è una riproduzione in stampa 3D, la risoluzione della scansione è un aspetto fondamentale: se la scansione è fatta a bassa risoluzione e alcuni dettagli non compaiono nel modello 3D digitale, questi non compariranno nemmeno nella stampa 3D. E’ quindi indispensabile rilevare i reperti originali con sistemi di scansione professionali che garantiscono una risoluzione adeguata alla successiva riproduzione.

Alcune fasi della scansione 3D.

Usa il mouse per navigare tra i modelli 3D.

La stampa 3D

I modelli digitali sono stati riprodotti in scala 1:1 con una stampante 3D a filamento. Le stampe sono state levigate a mano per togliere l’effetto layers tipico della stampa 3D e qualsiasi altra imperfezione.

Per la maggior parte delle tecnologie di stampa 3D, la post-lavorazione manuale delle stampe è indispensabile per poter ottenere riproduzioni di elevata qualità. In certi casi è possibile accontentarsi delle stampe grezze, cioè appena uscite dalla stampante, ma solamente in casi dove la qualità della superficie non è importante, come per certe attività dimostrative o per alcuni laboratori con le scuole.

Nella maggior parte dei casi la qualità delle stampe è molto importante, in particolare per riproduzioni che devono essere esposte all’interno di un Museo. Risulta quindi indispensabile riuscire a post-lavorare gli oggetti stampati per ottenere riproduzioni il più possibile realistiche, sia alla vista, che al tatto.

Il ritratto di Nerone è stato riprodotto in marmo sintetico, partendo da un prototipo realizzato in stampa 3D. La riproduzione così ottenuta è stata poi patinata e lucidata per ottenere l’effetto di marmo antico.

A sinistra l’installazione con replica e originale affiancati, al centro e a destra le riproduzioni.

Il volto di Medusa e l’antefissa in terracotta sono state ottenute con la medesima tecnica, in questo caso è stato però usato un impasto di ceramica sintetica opportunamente pigmentata. Entrambe le riproduzioni sono state decorate a mano per ricreare la policromia dei reperti archeologici originali.

A sinistra l’originale, al centro e a destra la riproduzione.