Le riproduzioni esposte in mostra.

Il progetto

Per il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia abbiamo riprodotto due reperti archeologici in bronzo: si tratta di uno scudo e di una tromba-liuto rinvenuti all’interno di un deposito votivo databili agli inizi del VII sec. a.C.

Entrambi avrebbero dovuto essere esposti al Museo Civico di Bologna in occasione della Mostra “ETRUSCHI | Viaggio nelle terre dei Rasna” (7 dicembre 2019 – 24 maggio 2020), ma poiché sono molto fragili, per evitare che si potessero danneggiare durante il traposto, è stato deciso di realizzarne due riproduzioni da esporre all’interno della mostra.

L’obiettivo era quello di realizzare due riproduzioni molto realistiche, tali da poter essere esposte al posto degli originali in occasioni di mostre o eventi.

Il processo di lavorazione

I due reperti archeologici originali sono stati scansionati con uno scanner 3D a luce strutturata. Si tratta di  una tecnologia di rilievo 3D particolarmente adatta per rilevare oggetti con dettagli anche piccoli e complessi, come nel caso della decorazione dello scudo.

Gli oggetti non erano semplici da scansionare, come spesso accade per gli oggetti di metallo, sia per la lucentezza della superficie, sia per la forma, abbastanza semplice quelle dello scudo, ma piuttosto complessa quella del liuto. Nonostante ciò, siamo riusciti ad ottenere due ottimi modelli 3D.

I modelli 3D così ottenuti sono stati riprodotti in stampa 3D con tecnologia a filamento (FFF – Fused Filament Fabrication). Successivamente, le stampe 3D sono state post-lavorate manualmente, per togliere eventuali difetti di stampa e per ottenere una resa del colore simile a quella degli oggetti originali.

In particolare, abbiamo rivestito le stampe 3D con un sottile strato di bronzo che abbiamo successivamente ossidato in modo artificiale con una miscela appositamente preparata.

Il risultato è una riproduzione con una superficie in bronzo realmente ossidata, quindi molto realistica, sia alla vista, sia al tatto, permettendo quindi di utilizzare le riproduzioni non solo per esposizioni, ma anche per percorsi tattili o attività didattiche.