Il progetto

Come rendere fruibile un dipinto a persone cieche o ipovedenti?

Questo era il proposito che il Lions Club Piacenza Gotico ha condiviso con noi già nel 2017, quando il suo Presidente Roberto Zermani ci ha illustrato l’idea di realizzare un replica tattile del dipinto “Madonna Sistina” di Raffaello, in origine conservato proprio a Piacenza nella chiesa di S. Sisto.

É ormai noto quanto la stampa 3D può essere utile per allestire percorsi tattilirendere accessibili le collezioni dei Musei, offrendo la possibilità di creare repliche realistiche di opere che non possono essere toccate per questioni di conservazione. É il caso dei percorsi tattili per non vedenti che abbiamo realizzato per il Museo Civico Archeologico di Albano Laziale, per i Musei Civici di Modena e per il Museo Diocesano di Parma.

Riprodurre un oggetto a tutto tondo è ormai un’operazione relativamente semplice, grazie alle tecnologie di scansione 3D e stampa 3D, che ci permettono di registrarne la forma e di stamparne una replica molto fedele. Diverso è il caso di un oggetto bidimensionale, come un dipinto, dove le forme degli elementi rappresentati non sono tangibili.

Integrando soluzioni di modellazione 3D organica, scultura digitale e prototipazione rapida abbiamo dato una forma tridimensionale al dipinto.
Non ci siamo accontentati di rendere a rilievo solamente i bordi delle figure, come generalmente viene fatto in questi casi, ma abbiamo dato volume e spessore a tutti gli elementi presenti nel dipinto, trasformandolo in un vero e proprio altorilievo.

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La modellazione 3D

Il primo passo è stato creare il modello 3D digitale del dipinto. Questa operazione è stata realizzata dall’artista digitale Simone Rasetti, che, partendo da una immagine ad alta risoluzione del dipinto, attraverso tecniche di scultura digitale ha dato volume a tutti gli elementi presenti nel quadro.

Dato che la riproduzione in stampa 3D sarebbe avvenuta in scala 1:1 (nel dipinto le figure umane sono quasi a dimensioni naturali) è stato realizzato un modello 3D molto dettagliato, in modo tale che fossero ben visibili anche gli elementi più piccoli. Inoltre, è stata rispettata la rappresentazione prospettica delle figure: le figure in primo piano, come i due angioletti, sporgono molto di più delle figure in secondo piano, come la Madonna.

Esplora il modello 3D (ruota e ingrandisci usando il mouse) . 

La stampa 3D

Abbiamo riprodotto il modello 3D digitale in stampa 3D, realizzando cinque pannelli delle dimensioni di 115 x 85 cm:

  • un pannello con l’intero quadro in scala 1:2,5,
  • un pannello per ciascun personaggio mantenendo le stesse dimensioni che essi hanno nel dipinto, in cui sono poco più grandi delle dimensioni umane naturali: la Madonna con Bambino, San Sisto, Santa Barbara e i due angioletti.

Viste le dimensioni dei pannelli, abbiamo optato per la tecnologia di stampa 3D a filamento (FFF – Fused Filament Fabrication), l’unica tecnologia che permette di stampare, in tempi relativamente brevi, grandi volumi ad una buona risoluzione.

Ogni pannello è stato suddiviso in più parti, di dimensioni tali che potessero essere stampati con la nostra stampante FFF, che ha un volume di stampa di 30 x 30 x 60 cm; ogni pannello è risultato così composto mediamente da sei parti. Le parti sono state assemblate tra loro incollandole e utilizzando un sistema di perni per garantire una buona tenuta. Tutte le giunture tra una parte e l’altra sono state successivamente stuccate, in modo da renderle invisibili alla vista e non percepibili al tatto.

Finitura superficiale

La finitura della superficie era molto importante, probabilmente la fase più importante di tutto il lavoro. Trattandosi di oggetti che avrebbero dovuto essere esplorati con il tatto, è stato fondamentale togliere tutti i difetti propri della stampa 3D, in particolare il fastidioso effetto layer, così da ottenere una superficie liscia e regolare, piacevole al tatto, ma anche tale da non avere difetti che avrebbero potuto complicare la lettura tattile dell’opera.

La finitura dei pannelli è stata realizzata tutta manualmente, attraverso varie fasi di levigatura manuale e stuccatura. Purtroppo non esistono soluzioni miracolose per ottenere una superficie perfettamente liscia e regolare, se non tanta pazienza e tanto “olio di gomito”! Esistono prodotti autolivellanti da stendere sulla superficie delle stampe per migliorarne la regolarità, ma sono inutili se prima non è stato fatto un buon lavoro manuale di levigatura.

Al termine della fase di levigatura, i pannelli sono stati dipinti di colore bianco e rivestiti con una vernice protettiva trasparente, in grado di proteggere la superficie dai graffi, dai raggi UV e dall’umidità.

Il risultato è molto suggestivo: tutti gli elementi hanno una forma e un volume molto preciso e realistico, rendendo molto semplice “leggere” con le proprie mani il dipinto e scoprirne tutti i particolari.

La presentazione

Il lavoro è stato presentato il 27 novembre 2018, con un evento organizzato dal Lions Club Piacenza Gotico all’interno della Chiesa di San Sisto a Piacenza, la sede originaria dell’opera di Raffaello.

All’evento, oltre al Presidente del Lions Club Roberto Zermani Anguissola, erano presenti anche Monsignor Gianni Ambrosio, Vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio, il Sindaco di PiacenzaPatrizia Barbieri e Massimo Toscani, Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Durante la serata è intervenuto anche il critico d’arte Tomaso Montanari, in conversazione con Marcello Spigaroli e Eugenio Gazzola.